




Non vi sembra una bella fioritura?
Alla vigilia delle nuove restrizioni anti Covid, L’arcolaio esorcizza i pericoli del contagio con una bella fioritura di libri. Cominciamo con novembre: arriva per la seconda volta, la cara amica e ottima autrice Anna Maria Curci con il suo “Opera incerta“, farcito con una post-fazione poderosa scritta dalla brava Francesca Del Moro. Un’altra poeta (o poetessa, scegliete voi il termine giusto) che giunge in casa editrice è Marilena Renda con il suo “Fate morgane“, opera destinata alla bella collana phi, diretta da Gianluca D’Andrea e Diego Conticello. Ma non è finita: torna in dicembre anche Antonio Pibiri con “In cosa consiste il lavoro“, volume da molti lettori atteso. Sempre in dicembre, un altro autore di grossa caratura: si tratta di Vito M. Bonito con la sua opera più recente, intitolata “Di non sapere infine a memoria“, inserita nella risorta collana “Il laboratorio” diretta dal nuovo responsabile, Luciano Neri.
Casa Arcolaio si propone sempre la qualità, secondo i vari binari espressivi contenuti nell’antro della Poesia italiana contemporanea.
Poi, è chiaro, nulla diremo della primavera 2021, che, rincorrendo il periodo preso in considerazione in questo post, tenterà di raggiungere alte e ambiziose mete.
A tutti i nostri amici lettori, una buonissima lettura con le nostre edizioni!
Gianfranco.
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