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UN’OPERA IMPORTANTE EDITA DA L’ARCOLAIO: “CHI MI PARLA NON SA / CHE IO HO VISSUTO UN’ALTRA VITA. ANTONIA POZZI E LA ‘SINGOLARE GENERAZIONE’ “, A CURA DI MATTEO M. VECCHIO E FABIO GUIDALI.

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UNO SFORZO EDITORIALE DI ECCEZIONALE IMPORTANZA!

 

 

 

Fabio Guidali e Matteo Mario Vecchio sono gli eccezionali curatori di questo importante libro su Antonia Pozzi e la generazione di intellettuali e scrittori cresciuta all’ombra della figura di Antonio Banfi.

Il volume raccoglie essenzialmente i contributi critici presentati in occasione di tre incontri di studio dedicati ad Antonia Pozzi e alla “singolare generazione” degli allievi di Antonio Banfi tenutisi tra il 2010 e il 2012.

I saggi offerti propongono – cercando di rendere più nitido lo sguardo su quell’ecosistema culturale ‘lombardo’, ma anche italiano ed europeo – prospettive critiche innovative nel panorama degli studi dedicati ad Antonia Pozzi, occupandosi di molteplici snodi nevralgici relativi alla sua figura e alla sua opera, dall’antifascismo al ‘femminile’, dalla montagna alla fotografia.

Antonia Pozzi, dunque, all’interno della ‘singolare generazione’, di quel gruppo di intellettuali, di poeti e di poetesse – come Vittorio Sereni e Piera Badoni -, senza dimenticare altre significative personalità – come Giancarlo Vigorelli -, che hanno fatto parte dell’ampio contesto letterario e filosofico degli allievi di Antonio Banfi, di cui sono ricostruite la genesi e le dinamiche culturali.

Completano il volume pagine di testimonianze e una tavola rotonda tenutasi alla Casa della Poesia di Milano, alla quale hanno partecipato alcune tra le voci più significative della poesia contemporanea.

Inteventi di:

Davide Assael, Antonio Bertin, Elena Borsa, Renata Broggini, Serena Cacchioli, Maria Grazia Casagrande, Francesca D’Alessandro, Marco Dalla Torre, Matteo De Simone, Marco Dotti, Georgia Fioroni, Marcello Gisondi, Carla Glori, Fabio Guidali, Tomaso Kemeny, Giancarlo Majorino, Adriana Mormina, Paola Napolitano, Andrea Paganini, Alessandro Quasimodo, Maria Pia Quintavalla, Tiziano Rossi, Matteo M. Vecchio.

SABATO, ALLA LIBRERIA TRAME, SI PRESENTA IL LIBRO DI VITTORIANO MASCIULLO, “DICEMBRE DALL’ALTO”

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VENERDI’ PROSSIMO, A PALAZZO DEL MONTE. C.SO GARIBALDI, A FORLI’, LA FONDAZIONE CARISP-FO PRESENTA IL NUOVO LIBRO DI MATTEO ZATTONI, “DEVIATI”.

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Matteo Zattoni presentala sua prima raccolta di racconti agli “Incontri a Palazzo”Venerdì 16 novembre alle 17 al Monte di Pietà di Forlì
Nuovo appuntamento,venerdì 16 novembre alle 17, al Palazzo del Monte di Pietà di Forlì, in corso Garibaldi, 45, con la rassegna “Incontri a Palazzo” dedicata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì a promuovere gli autori ed editori locali.
Protagonista dell’incontro di venerdì sarà Matteo Zattoni, poeta oramai affermato a livello nazionale (ha pubblicato, tra le altre, le due raccolte “Il nemico” nel 2003, 1° posto ex-aequo per l’opera prima al Premio «Giuseppe Giusti» e “L’estraneo bilanciato” nel 2009, 1° classificato assoluto al Premio «Tra Secchia e Panaro» 2010 e Premio Autore Giovane al Concorso «Guido Gozzano» 2009 ed ha vinto il Premio della Giuria Tecnica al «Premio Rimini» per la poesia giovane 2014) e collaboratore delle case editrici Crocetti e Zanichelli, che si misura per la prima volta con la forma narrativa breve del racconto con la raccolta “Deviati“, edita da L’Arcolaio di Forlì.
“Le storie affrontano la “devianza” nella sua ampia casistica- anticipa Enza Valpiani – anoressia, bullismo, crisi di identità, un brulicare di nevrosi, fino alla folle deriva di un dichiarato piacere di uccidere. L’autore ammanta tuttavia di un lessico incisivo e ispirato persino la dimensione cinica e violenta del delitto, delegittimandolo. I “demoni” moderni non hanno più, come nella letteratura russa di fine Ottocento, un legame ontologico con la religione, ma la scelta di un registro ironico assume la funzione di sfatare i falsi miti e i luoghi comuni, porgendo al percorso della sofferenza lo spiraglio di una non impossibile redenzione”.L’incontro, introdottto  dal saggista e narratore Paolo Cortesi, è ad ingresso libero fino all’esaurimento dei posti disponibili nella Sala Assemblee della Fondazione.

DOMANI, NELLA SEDE DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI FORLI’, PIERO MAZZUCCA PRESENTERA’ IL LIBRO “è BAL” DI NEVIO SPADONI

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Centro Culturale L’ORTICA Via Paradiso 4, 47121 Forlì – tel. 0543/092569

BIBLIOTECA “A. SAFFI” C.so della Repubblica 72, 47121 Forlì – Tel. 0543/712601-712608

 

            COMUNICATO STAMPA

            LA POESIA DEL DIALETTO

INCONTRI CULTURALI IN BIBLIOTECA “A. SAFFI” DI  FORLÌ

GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2018 ore 16,30

  

 

GIOVEDÌ  15 NOVEMBRE 2018 alle  ore 16,30, per la rassegna “La poesia del dialetto”, dedicata in memoria al noto poeta Giovanni Nadiani, la Biblioteca Comunale A. Saffi di Forlì, in C.so della Repubblica n. 72, in collaborazione con il Centro Culturale “L’Ortica” di Forlì presenta l’opera del poeta dialettale ravennate Nevio Spadoni  è Bal (Ed. L’Arcolaio di Forlì)  con introduzione di Davide Argnani e presentazione di Piero Mazzucca.

NEVIO SPADONI è nato nel 1949 a S. Pietro in Vincoli e vive a  Ravenna  dove ha insegnato filosofia nel licei della città. Ha pubblicato varie raccolte di poesia in dialetto ravennate di cui si citano: “Par su cont/Per proprio conto”, “Al voi/Le voglie”,  “A caval dagli ór/A cavallo delle ore”, “I sgrafegn”, “Fiat luxE’ fat dla creazion” , “E’ bal”. Nel 2017 presso l’Editrice Il Ponte Vecchio di Cesena “Poesie” (1985-2017) è uscita l’opera omnia di tutta la sua produzione poetica. Vari suoi testi sono stati rappresentati nell’ambito di Ravenna Festival e “L’isola di Alcina” che ha debuttato al Teatro Goldoni di Venezia, in seguito è stata rappresentata in varie città italiane ed estere.

 

UN’USCITA E UN EVENTO IMPORTANTI. “FUGA DALLA PICCOLA ROMA”, DI Haji Jabir, IL VOLUME VERRA’ PRESENTATO IN PRIMA NAZIONALE A FORLI’, A CURA DELLA FONDAZIONE CARISP DELLA CITTA”.

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L’ultimo romanzo uscito per i tipi de L’arcolaio è un’opera dello scrittore eritreo Haji Jabir, (“Fuga dalla piccola Roma“), che venerdì prossimo sarà a Forlì, ospite della Fondazione della Cassa Dei Risparmi della città romagnola. Una storia, questa che andiamo a presentare, colma di impegno storico e rivoluzionario – le vicissitudini dell’Eritrea durante la lotta per l’indipendenza-. Nel cuore del progetto si agita anche una vicenda d’amore di grande delicatezza. La traduzione dall’arabo è opera dell’impeccabile Gassid Mohammed, il poeta e scrittore che, assieme alla puntuale Enza Valpiani, ha curato l’intero progetto.