augurazione

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Sapersi fragili è un prezioso dono
Ovvero… da Beckett a Carver e ritorno in un nanosecondo
Franco Nanni legge Miro Cortini

Leggere Miro Cortini sottopone a una esperienza molteplice. A prima vista, al primo contatto
giunge una scrittura consapevolmente sovrabbondante, allitterante, pirotecnica, eccessiva
per antonomasia, che riporta al Beckett di Puttanoroscopo. Una esondazione verbale inarrestabile
che spinge il lettore a porsi domande forti, “Che cosa sto leggendo? C’è qualcuno là
dietro?” E la risposta arriva, come il poeta stesso finisce col suggerire nei suoi versi,

Sento che ci sei.
Non ti sento ma ci sei

Che cosa, dunque, c’è? Che cosa sta dietro questo caleidoscopio di giochi, dove Miro può
dire di sé stesso

Divagavo nel labirinto di specchi
Dove le chimere si fanno vere confondendoti

Viene da chiedersi la ragione, la sostanza, la materia di cui è fatto il poeta. Di quali cellule
sia composto il suo corpo, di quali umori sia intriso. La risposta è una, una sola:

Sapersi fragili è un prezioso dono
Sapersi fragili è un prezioso dono

Ecco allora che anche i giochi di parole, le allitterazioni irrituali, divertite, compiaciute e
barocche, tutte riportano a questa fragilità che traspare in trama nella stoffa variegata e a
colori vivaci del suo scrivere. Ecco allora che anche le acrobazie più azzardate possono essere
lette per quello che sono,

Ricerca termodinamica di contatto anche laido
Purché griffato da abbracci vitali!

E quale griffe più adeguata del tornare al dialetto nativo, e al ricordo semplice, illetterato perfino,
della nonna, la nonna che

…l’an gné piò
E cun lì tòtt un mond c’an no piò neca me

Eccolo finalmente nudo, semplice, che arriva dritto all’emozione dimenticando i secoli europei
e la loro vuota erudizione, divenendo un Carver poeta, poeta illetterato perché
americano, nativo, non piegato dalla masturbazione verbale, dove le parole veicolano vissuti,
sentimenti, memorie, e, appunto, tutte le nostre fragilità, preziosi doni senza i quali non serve
parlare, non serve poetare.

FRANCO NANNI